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quotidianodipuglia.it, 16 febbraio 2021


Salute e area psichiatrica in carcere. Sono stati gli argomenti al centro dell'incontro che si è tenuto oggi al carcere di Lecce tra i rappresentanti dell'associazione Antigone, il sindaco di Lecce e la presidente del Consiglio regionale Loredana Capone.

La delegazione ha visitato la sezione femminile, il reparto delle detenute comuni, le salette di socialità, la zona delle lavorazioni e i passeggi. "Le donne presenti al momento della visita sono 85: 41 comuni, 41 As, 2 infermeria e 1 nido - spiegano dall'associazione. Nelle celle delle detenute comuni sono allocate 3 persone. La saletta di socialità è spoglia ma sono presenti alcuni macchinari per l'attività fisica. I detenuti presenti in totale sono 1017 su una capienza regolamentare di 610 posti. Il nuovo reparto da 200 posti inaugurato nel 2020 è operativo solo come reparto Covid 19 con 16 celle singole per detenuti positivi o/e in quarantena. Gli stranieri sono sotto il 15%. Per un totale di 166. La provenienza è perlopiù dei paesi dell'est e Albania. Non ci sono detenuti positivi ma c'è stato nelle settimane precedenti alla visita un piccolo focolaio che ha interessato 14 agenti di polizia penitenziaria. Gli agenti al momento sono tutti rientrati in servizio". L'associazione rileva varie criticità nel reparto osservazione psichiatrica in cui vi è un solo psichiatra su una pianta organica di quattro.

"Per questi motivi - proseguono - la Asl ha ridotto i posti letto da 20 iniziali a 15 ciò a causa della penuria di psichiatri. Al momento della visita i posti occupati nel Rop sono sei. Si tratta di detenuti con patologie e disturbi psichiatrici importanti definitivi con misure di sicurezza che dovrebbero essere allocati nelle Reims, ma i pochi posti creano lunghe liste d'attesa trasformando i reparti di osservazione in zone limbo dove permangono soggetti che in carcere non potrebbero più permanere".