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Il Mattino, 27 ottobre 2020


Chiedono che vengano adottate gli stessi provvedimenti varati a marzo scorso, per scongiurare la diffusione del contagio nelle carceri del distretto. É questa la nota spedita dalla camera penale e dal consiglio dell'ordine degli avvocati di Napoli ai capi degli uffici giudiziari e al presidente del Tribunale di Sorveglianza.

In particolare, si chiede di ridurre il numero dei nuovi ingressi negli istituti penitenziari, eventualmente facendo ricorso ai criteri a suo tempo indicati dal procuratore generale della Corte di cassazione con documento del primo aprile 2020; ed adottando per l'effetto ogni opportuna determinazione incidente sulla esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare e degli ordini di carcerazione"; ma anche di "consentire ai detenuti in regime di semilibertà di pernottare presso le loro abitazioni fino alla fine del periodo dell'emergenza sanitaria in atto; di ricorrere con la massima estensione possibile alle misure alternative alla detenzione previste dalle leggi in vigore".

Un documento frutto del lavoro di monitoraggio condotto dai penalisti Sabina Coppola e Sergio Schlitzer, in forza al direttivo guidato da Ermanno Carnevale, condiviso dal presidente del consiglio dell'ordine Antonio Tafuri, per abbattere il rischio contagio nelle carceri napoletane.