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di Dafne Roat


Corriere del Trentino, 20 ottobre 2020

 

L'aumento dei contagi fa scattare le restrizioni. Penalisti preoccupati. Nuove regole per gli ingressi al palazzo di giustizia da oggi: il presidente dell'Ordine degli avvocati Russolo richiama alla responsabilità. Penalisti preoccupati. "Siamo consapevoli che si debba tutti fare la nostra parte per contenere il più possibile i rischi di contagio".

Il presidente dell'Ordine degli avvocati, Michele Russolo, si richiama alla responsabilità di tutti perché "è chiaro - dice - i disagi ci sono, ma stiamo vivendo un momento difficile e dovremmo imparare a convivere con tutto questo". Insomma niente polemiche, ma, è innegabile, che a palazzo di giustizia un po' di preoccupazione c'è. Da domani scatteranno infatti nuove regole per gli ingressi al palazzo di giustizia. Una stretta motivata dall'aumento di contagi da Covid-19 che sta tenendo con il fiato sospeso anche il Trentino.

Domenica sera è uscito il nuovo Dpcm di Conte, nessun cenno ai Tribunali ma Trento ha deciso di partire in anticipo imponendo nuove regole per evitare i rischi di una diffusione del virus all'interno del tribunale che potrebbe paralizzare l'attività. Così la presidente della Corte d'appello, Gloria Servetti, e il procuratore generale Giovanni Ilarda hanno firmato una nuova circolare con la quale vengono introdotte nuove regole, a partire dagli accessi che dovranno avvenire su prenotazione.

"Gli uffici riceveranno solo su appuntamento - si legge nella circolare - da prenotare attraverso due call center centralizzati, uno per gli uffici di Trento e Rovereto e l'altro per gli uffici di Bolzano". Sono previste eccezioni per i "casi di motivata urgenza". Non si tornerà al lockdown di marzo, le udienze saranno celebrate ma con una diversificazione degli orari di comparizione dei testi, periti, consulenti e difensori. Per i servizi di cancelleria e segreteria si potrà accedere solo su appuntamento.

Non si dovranno prenotare gli accessi "documentati" per la partecipazione delle udienze e per le attività d'indagine del pm o della polizia giudiziaria e per le riunioni per la mediazione. La circolare è stata adottata in concerto con gli ordini degli avvocati di Trento, Rovereto e Bolzano. Russolo parla di un "clima di collaborazione". "Abbiamo chiesto e ottenuto che la ripartizione oraria venga comunicata dalla cancelleria e di avere un occhio di riguardo per i penalisti", spiega. Ma sono proprio gli avvocati penalisti a dimostrare le maggiori preoccupazioni e perplessità. "Dispiace che nessuno ci abbia consultato - afferma il presidente della Camera penale, Filippo Fedrizzi - c'è sempre stato un clima di collaborazione.

Il Dpcm ha mantenuto aperte tutte le scuole, per gli esercizi pubblici il governo demanda eventuali provvedimenti restrittivi ai sindaci, non si capisce perché la giustizia debba subire delle limitazioni". Fedrizzi ricorda poi alcuni processi e procedimenti importanti in corso.

"Vorrei sapere come pensano di garantire il processo del 28 ottobre sulla rivolta in carcere. È stata fissata un'udienza preliminare nell'aula di Corte d'assise che con le nuove restrizioni può contenere al massimo 55 persone e ci sono 81 imputati e i rispettivi difensori. Ci sono alcuni maxi processi e nessuno ha preso iniziative per trovare gli spazi adeguati".

Fedrizzi riflette poi sulla vasta inchiesta sulla 'ndrangheta: "Le cancellerie saranno in grado di garantire migliaia di atti con accessi contingentati? Servono provvedimenti idonei a garantire il diritto alla difesa in processi importanti".

Intanto ieri sulla vetrata d'ingresso degli uffici giudiziari in via Acconcio campeggiava un cartello con la scritta: Unep chiuso. Il motivo? Un ufficiale giudiziario venerdì è risultato positivo al Covid e quindi è scattato l'isolamento fiduciario per tutti. Uffici chiusi quindi, niente notifiche almeno fino a lunedì. Ieri gli altri ufficiali giudiziari hanno effettuato il tampone ma per i risultati servono cinque giorni. "È un servizio essenziale - spiega Russolo - abbiamo chiesto la possibilità che l'Unep di Rovereto riceva gli atti urgenti anche di Trento".