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fanpage.it, 31 agosto 2020


Un detenuto di 34 anni si è suicidato la notte scorsa nel carcere di Benevento, impiccandosi. Omar Araschid, di origini marocchine, era recluso nell'area dei "sex offenders" e avrebbe nuovamente guadagnato la libertà nel 2021. Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti, ha parlato di "una strage silente".

Tragedia nel carcere di Benevento dove un detenuto di 34 anni si è tolto la vita nella notte tra ieri, sabato 29, e oggi, domenica 30 agosto. A denunciare l'accaduto è Samuele Ciambriello, garante campano per i carcerati, che descrive così l'amaro episodio: "Ancora una volta disagi psicologici personali, sommati alle condizioni di vita nelle carceri, all'isolamento affettivo, al clima ambientale psicologicamente usurante delle carceri, alla mancanza di progettualità specifiche portano a morire di carcere e in carcere".

Il detenuto in questione è Omar Araschid, cittadino marocchino, arrivato nel centro di detenzione beneventano il primo agosto da Carinola. Prima delle due case circondariali, era stato nel carcere di Poggioreale e quello si Santa Maria Capua Vetere. Era nel reparto "sex offenders" insieme ad altre diciotto persone. Dopo il suicidio dell'uomo, arrivato tramite impiccagione, il magistrato ha liberato la salma, mentre la direzione del carcere ha avvisato l'Ambasciata del Marocco di Roma poiché nessuno, nel suo periodo di detenzione, era andato a visitarlo. A quanto pare Araschid non aveva parenti né conoscenti reperibili. Il 34enne avrebbe concluso la sua reclusione nel 2021. L'ultimo suicidio da parte di un detenuto registrato nel carcere di Benevento risaliva al maggio del 2019.

Ciambriello ha continuato la sua denuncia spiegando che "in Campania siamo all'ottavo suicidio dall'inizio dell'anno, quaranta in tutta Italia". Il garante dei detenuti campano ha dichiarato che si tratta di una "strage silente, nell'indifferenza generale, anche degli addetti ai lavori, della politica, del ministero della Giustizia, delle Istituzioni ai vari livelli". Ciambriello è tornato quindi sul tema della prevenzione dei suicidi che "non può essere ristretto alla riflessione e alla responsabilità solo di chi si trova a gestire il carcere". Per questo motivo le sue richieste sono semplici ma diverse: "Invoco più personale di figure sociali, di progetti, di attività anche in questo periodo", ha detto, aggiungendo che "nel mese di settembre a cura del mio ufficio di garante inizieranno una serie di progetti, di iniziative nelle carceri campane. Proprio a Benevento, è stato previsto un progetto per i detenuti e le detenute in carcere per reati sessuali".