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agenzianova.com, 30 luglio 2020

 

Il Dipartimento penitenziario nazionale del Brasile (Depen) ha prorogato la sospensione delle visite sia da parte di familiari che di avvocati ai detenuti nelle carceri federali per altri 30 giorni. La disposizione prevede anche la sospensione di attività educative, di lavoro e di assistenza.

La misura è stata adottata a partire dalla fine di marzo per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Sono permesse solo visite da parte dei propri legali, in via eccezionale e solo in caso di esigenze urgenti o in caso di scadenze procedurali legate a richieste giudiziarie. Come nelle versioni precedenti l'ordinanza prevede anche l'adozione delle "misure necessarie per promuovere il massimo isolamento dei detenuti di età superiore ai 60 anni o con malattie croniche, durante i movimenti interni negli stabilimenti".

Il numero di contagi da nuovo coronavirus confermati all'interno del sistema carcerario brasiliano ha raggiunto quota 13.778 segnando un aumento del 99,3 per cento tra il 22 di giugno e il 22 di luglio. Lo ha reso noto il Consiglio nazionale di giustizia (Cnj), sottolineando che le vittime sono state 136. In particolare 5.113 casi sono relativi ai dipendenti del sistema carcerario, tra i quali si sono contati 65 morti, e 8.665 i casi tra i detenuti, tra i quali si sono contati 71 morti.

L'indagine condotta dal Cnj tiene conto delle informazioni provenienti dai gruppi di monitoraggio e ispezione del sistema penitenziario, dai bollettini dei dipartimenti sanitari statali e dal Dipartimento penitenziario nazionale (Depen).

Tra i prigionieri, il maggior numero di casi è stato registrato nel Distretto Federale (Df), dove 1.620 persone hanno contratto il virus, e tre sono morte, e in Pernambuco, con 1.033 casi e sei morti. Secondo il Cnj nei penitenziari del paese sono stati finora effettuati 18.607 test su prigionieri e 19.132 su dipendenti. Nel sistema socio-educativo che accoglie i detenuti minorenni, sono stati registrati 2.356 casi di covid-19 (aumento dell'80,2 per cento in 30 giorni) e 16 decessi.

Sono almeno 88.539 i morti per patologie riconducibili al contagio da nuovo coronavirus in Brasile, 921 in più rispetto al numero di decessi registrati nelle precedenti 24 ore. Lo rivela il ministero della Salute, rendendo nodo che il numero complessivo di contagi, sommando i dati forniti dai dipartimenti della Salute dei 27 stati, è salito ad almeno 2.483.191 casi, 40.816 in più rispetto a quelli registrati 24 ore precedenti. Il tasso di mortalità (numero di persone morte sul totale della popolazione), in costante crescita nelle ultime due settimane è salita ulteriormente al 42,1 per cento, mentre il tasso di letalità (numero di deceduti per i quali era stata diagnosticata la covid) è del 3,6 per cento.

Salito anche il tasso di incidenza che raggiunge i 1.181 casi per ogni 100.000 abitanti. Secondo il monitoraggio della Johns Hopkins University il Brasile ha un indice inferiore solo a quello del Cile (1.835 per 100.000 abitanti), Stati uniti (1.270 per 100.000 abitanti) e Perù (1.175 per 100.000 abitanti), tra i paesi con più di 10 milioni di abitanti. Secondo quanto reso noto dal Consiglio nazionale dei dipartimenti della Salute degli stati brasiliani (Conass) nella settimana compresa tra 19 e il 25 luglio è stato registrato il più alto numero di nuovi contagi (319.389) e decessi (7.714). Inoltre, sin dalla metà giugno il Brasile registra oltre 200 mila casi e oltre 7 mila decessi a settimana, il che indica che la curva epidemiologica non è ancora entrata nella fase discendente.