sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

di Youssef Hassan Holgado

 

Il Manifesto, 23 luglio 2020

 

Il tassista Melvin Theuma avrebbe dovuto comparire al processo per l'uccisione della giornalista ieri, poche ore prima è stato trovato a casa in una pozza di sangue. Verdi e democratici invocano. A Malta il sangue scorre ancora. Stavolta è quello del tassista Melvin Theuma, intermediario tra il mandante e gli assassini della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Theuma è stato trovato martedì sera nella sua abitazione in una pozza di sangue con tagli alla gola e al torace. Trasportato d'urgenza in ospedale, le sue condizioni rimangono gravi anche se stabili.

In conferenza stampa il commissario Angelo Gafa ha affermato che tratterebbe di un presunto caso di suicidio. A confermarlo sembrerebbe essere stato lo stesso Theuma ma le indagini sono ancora in corso. Non sono stati rinvenuti segni di infrazione nell'abitazione e i vicini non hanno riferito nulla di sospetto.

A destare dubbi, però, è il tempismo: il giorno seguente Theuma sarebbe dovuto comparire in tribunale come testimone chiave nel processo sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia. Gli inquirenti stanno tentando di far luce anche su un inquietante fatto accaduto lunedì mattina: davanti al tribunale di La Valletta è stato trovato un cappio appeso a un cartello stradale.

L'intermediario si trovava sotto protezione speciale dopo il suo arresto avvenuto nel novembre scorso. In cambio di una sua confessione le autorità maltesi gli avevano garantito l'indulto. Negli interrogatori aveva accusato il businessman Yorgen Fenech di essere il mandante dell'assassinio della giornalista, avvenuto con un'autobomba nell'ottobre 2017.

Nel frattempo ieri ha testimoniato in aula Lawrence Cutajar, ex capo della polizia maltese dimessosi a gennaio. Davanti ai giudici, Cutajar ha difeso il suo operato nonostante le critiche subite per la conduzione delle indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia. Ha inoltre negato le accuse avanzate dagli avvocati di Fenech, secondo cui l'ex capo della polizia avrebbe ricevuto una tangente di 30mila euro per concedere la grazia al tassista.

Durante l'audizione c'è stato un momento di tensione quando gli avvocati del magnate maltese hanno chiesto di ascoltare in pubblico alcune registrazioni rinvenute all'interno di un hard-disk di Theuma. Secondo i difensori di Fenech le registrazioni conterrebbero la prova che l'ex capo della polizia maltese avrebbe ricevuto la tangente, mettendo in discussione l'intero impianto accusatorio.

Dopo una maratona di otto ore, la Corte ha stabilito che le registrazioni emerse rimangano private e ha chiesto che Cutajar sia risentito di nuovo a data da destinarsi. Dura la reazione della società civile rimasta scioccata dalle ultime notizie. Il partito dei verdi e i democratici hanno pubblicato un comunicato comune chiedendo che si faccia chiarezza su cosa sia accaduto a Theuma, invocando anche l'aiuto dell'Fbi: "Gli eventi connessi all'assassinio della giornalista maltese Daphe Caruana Galizia sono un test fondamentale per la nostra democrazia, un test che non possiamo permetterci di fallire", conclude il testo. Molti i dubbi e le domande che si pongono i familiari delle persone coinvolte in questo lungo processo. A partire dai figli di Daphne. Domande in attesa di risposta a più di due anni di distanza.