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Il Mattino di Padova, 1 luglio 2020


La protesta dei volontari. La programmazione in presenza è ferma dalla fine di febbraio. E quella in remoto è bloccata da ritardi nella traslazione del sistema di cablaggio. Si può andare in sauna e si può giocare a calcetto, in questa fase tre in cui tutti i divieti stanno cadendo.

Ma le attività dei volontari nel carcere Due Palazzi sono ferme proprio come a fine febbraio. E quelle "in remoto" che dovrebbero riempire il vuoto sono anch'esse bloccate da problemi tecnici. Contro questa situazione kafkiana protestano tredici associazioni, supportate anche dalla Camera Penale di Padova e della Conferenza regionale Volontariato e giustizia.

In una lettera al direttore della Casa di reclusione, Claudio Mazzeo, inviata anche al presidente della Regione Luca Zaia, al direttore dell'Usl Domenico Scibetta e a Garanti vari, chiedono formalmente di ripartire con le attività in presenza - che al Due Palazzi hanno una storia ultradecennale - per portare il carcere almeno nella fase due dell'emergenza Covid. E per tornare a garantire, attraverso la presenza dei volontari, il "mandato costituzionale della rieducazione".

"La direzione ci ha comunicato che "il protocollo interno anti Covid-19 elaborato di concerto con il medico competente prevede allo stato e fino al 31 agosto che le attività con la partecipazione della comunità esterna si possono svolgere con modalità in remoto", spiegano le associazioni, "salvo poi non consentire neppure le attività in remoto, rimandandole a quando sarà portata a termine "la traslazione del vecchio sistema di cablaggio con il nuovo che consentirà a breve i collegamenti da remoto". In presenza è proibito, insomma. E online non si può.

"Chiediamo allora con urgenza di conoscere il protocollo", insistono dunque le associazioni e le cooperative che fanno attività nella struttura. "E vorremmo avere la garanzia che anche le attività da remoto non scompariranno, perché rappresentano probabilmente il futuro, anche per il sistema penitenziario". In attesa del cablaggio, altri problemi urgenti allungano la lista delle cose da chiarire. Per. esempio quali misure di quarantena spettano a chi torna da un permesso.