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di Paola Rossi


Il Sole 24 Ore, 24 giugno 2020

 

Corte di cassazione - Sezione III Penale - Sentenza 23 giugno 2020 n. 19058. Il sequestro conservativo è legittimamente applicato se è necessario a garantire il futuro pagamento della pena pecuniaria, delle spese di giudizio o di altra somma che risulti dovuta all'Erario da parte del condannato. In assenza di tali esigenze di garanzia la misura cautelare reale risulta applicata in modo illegale. Per tali motivi la Corte di cassazione penale con la sentenza n. 19058, depositata ieri, ha annullato con rinvio la decisione di condanna emanata a seguito di patteggiamento per la detenzione di oltre due etti di marjuana, proprio sul punto del sequestro.

Presupposti - È, infatti, necessario che il giudice che dispone la confisca del denaro dia sufficiente motivazione in armonia con la norma dell'articolo 316 del Codice di procedura penale che reca appunto i presupposti dell'applicazione del sequestro conservativo. Nel caso in esame era stata sottoposta - in assenza di specifica motivazione - a sequestro la cifra di oltre 5mila euro a fronte di una condanna patteggiata comprensiva della multa di circa 6mila euro. Ma il fatto che sia dovuta la sanzione pecuniaria non è di per sé presupposto sufficiente, va appunto dimostrata la sussistenza del rischio del non pagamento legato alle condizioni personali ed economiche del condannato