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di Marco Aldighieri


Il Gazzettino, 3 marzo 2020

 

È morto, tra domenica e lunedì notte, Ercole Salvan uno dei luogotenenti di Felice Maniero. Nato 57 anni fa a Sant'Urbano in provincia di Padova, veneziano di adozione risiedeva tra Santa Maria di Sala e Chirignago, è deceduto nel carcere di Parma. Era malato da tempo, ma il magistrato di sorveglianza gli aveva negato gli arresti domiciliari perché considerato persona socialmente pericolosa. Lui però aveva rifiutato di sottoporsi a interventi chirurgici, nonostante la sua vita fosse in pericolo.

Ercole Salvan avrebbe compiuto 58 anni il prossimo 30 di aprile. Tra i luogotenenti di Maniero, il boss della Mala del Brenta, il 15 luglio del 2005 era stato condannato a vent'anni di reclusione per l'assalto a un portavalori blindato avvenuto a Villanova Marchesana, in provincia di Rovigo. Specializzato proprio nell'assalto ai blindati, per anni si era portato a spasso conficcato in un gluteo l'ogiva di un proiettile. E secondo gli inquirenti, quella ferita, era la prova schiacciante che Salvan, il 21 ottobre del 1987, aveva partecipato all'assalto di un furgone blindato sull'autostrada A13 all'altezza di Boara Pisani. E nel conflitto a fuoco con la polizia stradale era rimasto ucciso un giovane camionista di Udine, Gianni Nardini, e ferito gravemente un agente. Ma i giudici della Corte d'Appello, per quel tragico assalto al blindato, hanno assolto Salvan. L'ex della Mala fu sottoposto a una Tac, e l'esame dimostrò che il proiettile non era calibro 9 come quelli in dotazione alla Polizia.

Giusto un anno fa è stato condannato in via definitiva dai giudici della Corte di Cassazione per la tentata rapina effettuata a Villatora di Saonara contro la filiale del Credito Cooperativo di Sant'Elena. Quel 5 ottobre di 5 anni fa sulle tracce banda c'era la Squadra mobile di Pordenone, che da tempo stava seguendo Salvan e i suoi due complici. Alle otto del mattino un bandito ha posteggiato la propria auto in piazza Tricolore ed è stato raggiunto da una motocicletta Honda Hornet bianca con a bordo Salvan e un complice.

Uno dei due ex della mala del Brenta è salito in macchina ed è stato in questo momento che i poliziotti sono entrati in azione. Salvan è caduto dalla moto e si è graffiato al naso e alla guancia. Dal borsone blu che portava in spalla è spuntata la targa che sarebbe servita dopo il colpo per coprire quella della moto. É spuntata fuori anche una pistola semiautomatica.

Svuotate tasche e lo zainetto nero del complice, sull'asfalto sono rimasti ammucchiati passamontagna, guanti, un coltello e un'altra pistola. Arrestato era finito ai domiciliari a Sant'Angelo di Piove di Sacco, da dove nel dicembre del 2015 è evaso. Nel marzo del 2016 è stato poi catturato a Chirignago ed è stato trasferito nel carcere di Parma.