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La Repubblica, 20 gennaio 2020


I bambini presenti nel carcere fiorentino di Sollicciano insieme alle madri detenute avranno la possibilità di uscire dalla struttura detentiva accompagnati dagli operatori del "Telefono Azzurro" per frequentare parchi, giardini o ludoteche pubbliche. Lo prevede un progetto, finalmente esecutivo a partire dal prossimo mese, promosso insieme da ministero della giustizia. Amministrazione penitenziaria e Comune di Firenze, con la collaborazione essenziale di "Telefono Azzurro".

Il servizio, subordinato alla richiesta e alla conseguente autorizzazione da parte della madre del bambino interessato e rivolto anche ai minori in tenera età, sarà dunque disponibile a partire dai primi giorni di febbraio. I luoghi ricreativi verranno raggiunti dai bambini, insieme ai loro accompagnatori, utilizzando esclusivamente il trasporto pubblico. A tal

proposito è stato richiesto un intervento al Garante comunale per le persone detenute affinché il Comune di Firenze consenta ai bambini e agli operatori del "Telefono Azzurro" di viaggiare gratuitamente. "Si tratta di un passo importante per risolvere una questione delicata e a cui è stata dedicata tutta l'attenzione possibile - spiega il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede -. Tutelare il percorso di crescita dei bambini è fondamentale".

Soddisfazione anche negli uffici del Comune, dove l'assessora Sara Funaro si è impegnata per la realizzazione di un progetto che ha definito "una priorità assoluta, affinché tutti i bambini, senza alcuna differenza, possano avere accesso a spazi educativi e ricreativi esterni a quelli del carcere. E i bambini di Sollicciano devono avere gli stessi diritti di quelli fuori".