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Corriere del Trentino, 17 gennaio 2020


Il governatore Maurizio Fugatti torna a parlare del sovraffollamento del carcere di Spini di Gardolo. Rispondendo a una interrogazione di Futura collegata alla relazione della garante dei detenuti del luglio scorso (nella quale si sottolineava che il problema di sovraffollamento "non esiste"), il Presidente della Provincia parla di limiti di capienza superati e di inviti disattesi per il rispetto di tali limiti.

E ricorda le questioni sollevate a luglio dello scorso anno al ministro della giustizia e al capo dell'amministrazione penitenziaria del ministero: "Ho evidenziato la necessità di disporre di un rapporto completo e aggiornato dell'amministrazione penitenziaria sulla situazione gestionale del carcere, sia con riferimento al numero dei detenuti che alla situazione dell'organico del capo di polizia penitenziaria presente nella casa circondariale di Trento".

Non solo: "È mia intenzione provvedere nelle sedi opportune a promuovere un intervento teso a far rientrare i numeri della popolazione carceraria nei parametri sanciti dall'accordo di programma quadro (240 detenuti, ndr)". Perché, conclude Fugatti, "il sovraffollamento della casa circondariale, unito alla carenza di personale, determina gravi lacune alla garanzia di sicurezza non solo nei momenti tipici della vita carceraria, ma anche nel corso delle attività culturali-ricreative che richiedono una particolare e attenta vigilanza".