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di Claudia Guasco


Il Messaggero, 6 ottobre 2019

 

Domani la decisione sul ricorso del governo italiano a Strasburgo contro la pronuncia di giugno. La decisione prevista domani dalla Corte europea dei diritti umani di Strasburgo sull'ergastolo ostativo, pone "il serio rischio di ritrovarci fuori dal carcere anche boss mafiosi e terroristi" e la possibilità di "una serie infinita di ricorsi da parte di questi detenuti".

Lo afferma il ministro degli Esteri e capo del M5S Luigi Di Maio su Facebook sottolineando che "è doveroso aprire una seria riflessione, lo dobbiamo alle troppe vittime di mafia e terrorismo che hanno perso la vita senza nessuna colpa".

A giugno la Corte europea dei diritti dell'uomo ha sancito che l'ergastolo ostativo rappresenterebbe una violazione dei principi della dignità umana. Se domani il verdetto sul ricorso presentato dal governo confermasse questa posizione "ovviamente - argomenta Di Maio - si andrebbero a depotenziare gli strumenti giudiziari che oggi ci permettono di fronteggiare il fenomeno mafioso e terroristico. E non si tratta di un problema che interessa solo l'Italia, ma ne va della sicurezza di tutta l'Europa".

Di Maio sottolinea che "da sempre il Movimento si batte contro la mafia e i mafiosi" e che "ancora oggi siamo davanti a un fenomeno che, nonostante l'ottimo lavoro di magistratura e forze dell'ordine, continua a rimanere vivo nel nostro Paese". "Uno degli strumenti a disposizione della giustizia italiana - conclude - è quello dell'ergastolo ostativo. Una delle tante intuizioni del magistrato Giovanni Falcone che ci ha permesso di contrastare con fermezza mafiosi e terroristi". Contro l'abolizione della linea dura sui mafiosi anche il guardasigilli Alfonso Bonafede e la delegazione pentastellata in commissione Antimafia.

"La posizione dell'Italia è chiara", ricorda il ministro della Giustizia: "l'ergastolo ostativo rappresenta un caposaldo della lotta alla mafia e al terrorismo. La legislazione italiana si è dimostrata molto efficace nella lotta a questi fenomeni che, tra l'altro, non sono solo italiani ma anche europei".