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di Simona Volpicelli


21secolo.news, 2 ottobre 2019

 

Protesta dei detenuti del carcere di Secondigliano, per mancanza di linea Sky e la scarsa qualità di carne del vitto. Durante la giornata di lunedì 30 settembre, un episodio decisamente insolito è avvenuto presso il carcere di Secondigliano, in provincia di Napoli. I detenuti si sono "uniti" ed organizzati in una protesta, riguardante sia la mancanza di segnale Sky nelle celle, sia la dubbia qualità della carne loro offerta.

La protesta è stata inscenata da circa quaranta detenuti, appartenenti al circuito Media Sicurezza nel Centro Penitenziario, i quali, verso le 13.00 del mattino, hanno dimostrato il loro dissenso, per le suddette "mancanze" loro offerte, attraverso un blocco effettuato nel cortile, rifiutandosi di rientrare nel rispettivo reparto di appartenenza. Si sono così barricati nel cortile del carcere, rifiutandosi di rientrare nelle apposite celle, utilizzando i carrelli del vitto per creare una barriera ed ostruire i passaggi.

Le motivazioni che hanno scatenato la protesta dei detenuti riguardano, nel dettaglio, sia la mancanza della trasmissione della linea Sky, offerta ai detenuti dalla Curia di Napoli e trasmessa nelle celle, sia la qualità della carne, che, secondo il loro giudizio, non sarebbe di buona qualità.

Ovviamente, sono stati attimi di tensione, tanto che i poliziotti hanno pensato di dover intervenire in un'azione anti - sommossa per riportare la situazione ad uno status regolare, ma, per fortuna, hanno cercato, con ottimi risultati, di far ragionare i detenuti, riuscendo a far si che rientrassero nelle loro celle, evitando così l'utilizzo di azioni di forza. La protesta è stata placata in un paio d'ore, tanto che alle 15.30 i detenuti erano già rientrati regolarmente nelle rispettive celle.