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andriaviva.it, 18 luglio 2019

 

Sarà donata sabato la prima opera. Si tratta di uno scatto di Dobici, il fotografo di Baglioni. La prima opera esposta sarà questa del fotografo di fama internazionale Alessandro Dobici che ha interpretato il progetto di don Riccardo Agresti e don Vincenzo Giannelli con uno scatto che rappresenta la visione della condizione umana del detenuto.

Un museo dedicato all'arte contemporanea nascerà nel carcere Senza Sbarre, la masseria nelle campagne di Andria dove i detenuti imparano un lavoro per reinserirsi nella società. Il sogno dei due sacerdoti andriesi coltivato per anni si è concretizzato il 4 maggio scorso con l'inaugurazione della masseria e del pastificio a mani libere in cui lavorano i detenuti che diventa un ponte tra il carcere e il mondo.

Il curatore del progetto, prodotto da "Wit Media Comunicazione", è Stefano Del Bravo che ha coinvolto nella sua idea grandi maestri per "lasciare una testimonianza concreta e tangibile che superi il tempo e resti per sempre a memoria delle continue battaglie di un sacerdote di frontiera che ha dimostrato più volte in tutti questi anni di saper resistere ai venti contrari che non hanno mai fermato la sua corsa", spiega Del Bravo.

Dopo l'esposizione di 20 anni del suo lavoro a Cuba e la mostra nel Chiostro del Bramante a Roma, Dobici, appassionato anche di musica, decide nel 1996 di mettersi in contatto con Claudio Baglioni. Diventa così il suo fotografo ufficiale, sabato sarà a San Vittore per donare personalmente la sua opera, la prima del Museo di Senza Sbarre.