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di Marco Cremonesi

 

Corriere della Sera, 6 giugno 2019

 

L'Arci: dossieraggio. Forse già giovedì il presidente Mattarella riceverà il leader della Lega. Sarà il presidente Sergio Mattarella a sondare le intenzioni di Matteo Salvini. Il capo dello Stato riceverà in tempi brevissimi, forse già oggi, il vicepremier leghista. Rapporti con l'Unione europea, stato di salute del governo e, probabilmente, anche il contorno della controversa iniziativa di ieri del Viminale: non soltanto l'impugnazione della sentenza del Tar di Firenze contro le cosiddette zone rosse e il ricorso contro quelle di alcuni Tribunali in merito all'iscrizione anagrafica di alcuni stranieri. Il nuovo scontro con la magistratura nasce dal fatto che in una nota si legge che "il Viminale intende rivolgersi all'Avvocatura dello Stato anche per valutare se i magistrati che hanno emesso le sentenze avrebbero dovuto astenersi, lasciando il fascicolo ad altri, per l'assunzione di posizioni in contrasto con le politiche del governo in materia di sicurezza, accoglienza e difesa dei confini".

Nel comunicato si fa riferimento alle idee dei magistrati "espresse pubblicamente o attraverso rapporti di collaborazione o vicinanza con riviste sensibili al tema degli stranieri come "Diritto, immigrazione e cittadinanza" o con avvocati dell'Associazione studi giuridici per l'immigrazione (Asgi) che hanno difeso gli immigrati contro il Viminale". E soprattutto citando esplicitamente alcuni magistrati tra cui Luciana Breggia, giudice del Tribunale di Firenze, relatrice della sentenza che ha escluso il ministero dal giudizio sull'iscrizione anagrafica di un immigrato: "Si candidi - ha detto Salvini - per cambiare le leggi che non condivide". Immediata la replica dell'Associazione nazionale magistrati, che ha chiesto al Csm di tutelare i colleghi mentre l'Arci parla esplicitamente di "dossieraggio" da parte del ministro. Di qui, una seconda nota da parte del Viminale: "L'Avvocatura dello Stato saprà consigliarci per il meglio: ci chiediamo, col dovuto rispetto, se alcune iniziative pubbliche, alcune evidenti prese di posizione di certi magistrati siano compatibili con un'equa amministrazione della giustizia. Parliamo di iniziative pubbliche e riportate dai media".

Ma il capo dello Stato certamente chiederà a Salvini con quale approccio intenda rapportarsi all'Europa, che potrebbe avviare la procedura d'infrazione. Il leader leghista si è impegnato, con Luigi Di Maio e anche con il premier Conte, a non alzare i toni nei confronti dell'Unione. Non è detto, tuttavia, che l'impostazione contenuta nella lettera di risposta del governo all'Unione veda il leader leghista entusiasta, anzi. Non per nulla le persone al ministro osservano che la lettera "l'ha letta, il che non significa condividerla al cento per cento".

Di certo, il leader leghista ieri ha ribadito che la flat tax non si tocca: "L'unico modo per ridurre il debito creato in passato è tagliare le tasse e permettere agli italiani di lavorare di più e meglio". Commissione a parte, l'Europa ieri ha dato anche altri dispiaceri a Salvini. Il leader Brexit Nigel Farage ha annunciato che il suo partito non farà parte del gruppo sovranista: "C'era stata una conversazione preliminare amichevole che loro hanno deciso di utilizzare in modo politico e direi piuttosto disonesto". Mentre l'arrivo dei Pirati con i Verdi fa scendere il gruppo Salvini-Le Pen al quinto posto per numero di eurodeputati.