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Ansa, 3 gennaio 2011

 

“Nuovo anno 2011 a quota 70.000 detenuti nelle carceri da “bollino rosso” e già si contano i primi quattro feriti tra le fila della polizia penitenziaria. Il 2010 si era chiuso con un trend di suicidi, tentativi di suicidio, risse, sommosse, evasioni e tentativi di evasione, feriti, altamente in negativo per il sindacato di polizia penitenziaria. Un trend degno dei tempi del terrorismo e della criminalità delinquenziale di spessore: 1978/1980.
I baschi azzurri della polizia penitenziaria, nelle giornate di rilievo come il 24/25/26 dicembre e il primo gennaio 2011hanno operato con elevatissimo spirito istituzionale e di sacrificio umano mantenendo, con solo pochissime unità di polizia intere città penitenziarie: esempio Bari carcere con 650 detenuti i turni sono stati impiegati circa 8/10 unità al massimo di polizia, con orario di servizio da otto e nove ore continuative e con una vigilanza nei reparti di più settori come il caso di Foggia, Trani, Lucera, Taranto, Lecce affidata ad un solo agente.
Nei prossimi giorni al Prap Bari Puglia si dibatteranno sindacati di polizia ed amministrazione regionale sull’apertura di una nuova ristrutturata sezione detentiva la cui capienza regolamentare sarà di 130/150 detenuti probabilmente provenienti dalla Sezione Seconda detentiva del carcere di Bari da porre urgente ristrutturazione, con lo stesso attuale organico che a Trani mantiene già 300 circa reclusi per un solo plesso, mentre circa una sessantina di agenti uomini e donne sono distaccati in sedi, più che altro Uffici e settori non istituzionali in difformità della Legge di Riforma art.5 legge 395/90.
Intanto scarseggia il benessere del personale di Polizia nei momenti di relax o di cambio turno con la chiusura incomprensibile di spaccio bari agenti, sale convegno, mense e caserme (lasciate prive di riscaldamento ed in condizioni strutturali allarmanti). Stessa situazione di apertura di un nuovo ristrutturato reparto detentivo potrà accadere a breve a Matera, un padiglione di circa 100 reclusi che si aggiungeranno all’attuale organico detentivo.
Serve urgentemente l’apertura di un Tavolo di concertazione Regionale con le Parti Sindacali del Comparto Sicurezza per affrontare l’endemica preoccupante situazione di carenza di Polizia Penitenziaria e di sovraffollamento detentivo (attualmente sono 2.800 poliziotti distribuiti su quindici strutture, servono altre 300 unità per i solo servizi operativi di polizia). Il budget lavoro straordinario del 2011 è stato ridotto di migliaia di ore rispetto al 2010 per le singole Regioni”.

 

Domenico Mastrulli
Responsabile Politiche Nazionali Osapp