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Dire, 9 dicembre 2010

 

Alessandra Mandarelli, presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio ha ricevuto in audizione Fabio Gui, responsabile sanità Garante detenuti del Lazio, accompagnato da altri due collaboratori del Garante Angiolo Marroni. Dare una risposta soddisfacente alla richiesta di salute dei detenuti del Lazio è stato l’argomento posto sul tavolo dall’operatore che ha spiegato come “la carenza delle strutture di alcuni penitenziari del Lazio, nell’80% ritenute non idonee, sommata al sovraffollamento delle carceri sono condizioni che aggravano la richiesta di cure dei reclusi della nostra regione. In particolare, Roma con il centro clinico di Regina Coeli ospita detenuti-malati che arrivano da altre regioni, creando una movimentazione che grava sul sistema sanitario del Lazio pur non essendo esclusivamente detenuti di istituti laziali”.
“Proporre la partecipazione dei direttori degli Istituti penitenziari del Lazio al tavolo della Conferenza dei sindaci - ha dichiarato la presidente Mandarelli - in fase di programmazione socio-economica con i direttori delle Asl dei singoli distretti, potrebbe portare ad una programmazione a medio-lungo termine, e quindi alla presa in carico delle realtà degli istituti penitenziari a livello locale, con l’inserimento del budget nel Piano aziendale. Forse così- ha chiosato Mandarelli - sui può concretizzare quel governo del territorio come previsto dalla legge regionale 38. Portare la questione sul tavolo della Conferenza dei sindaci come metodo per invertire la tendenza di questi anni, miseramente fallita, di calare dall’alto le normative anziché fare sintesi legislativa della programmazione virtuosa proveniente dal basso”.
Disponibilità ad un lavoro di collaborazione con la commissione Sanità è stato espresso dal presidente della Commissione Pari opportunità, Maurizio Perazzolo. Approfondire la conoscenza delle diverse realtà nelle carceri romane è stato l’invito del consigliere Rocco Berardo della Lista Bonino-Pannella, come l’apertura a capire l’incidenza dei costi sulla sanità del Lazio dei detenuti-malati provenienti da altre regioni.