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Il Gazzettino, 9 dicembre 2010

 

Se da un lato è positivo che il decreto Alfano sulla detenzione domiciliare sia stato approvato come strumento per ridurre il sovraffollamento delle carceri, dall’altro fa nascere altri problemi sul fronte del personale. A denunciarlo il segretario regionale Fp Cgil Alessandro Biasili e quello provinciale Giampietro Pegoraro, che pongono l’accento sui carichi i lavoro che porterà il decreto sugli uffici di Esecuzione Penale Esterna. Mentre infatti potranno esser assunti 1800 poliziotti a livello nazionale, per questo servizio non sono previste nuove unità. “Per non parlare della quasi inesistenza di psicologi dell’osservazione, dell’insufficienza degli educatori e delle difficoltà che incontrano gli uffici di Sorveglianza per carenze di personale e di magistrati di Sorveglianza”.
Per quanto riguarda nello specifico Rovigo, Pegoraro fa notare che il decreto non risolverà comunque l’emergenza del sovraffollamento del carcere di via Verdi, visto che a beneficiare della detenzione domiciliare tra gli attuali detenuti saranno solamente in 12 rispetto ai 116 oggi custoditi. Un numero troppo esiguo che, se non bastasse, non riduce nemmeno il carico di lavoro degli agenti. “L’assunzione di poliziotti penitenziari, peraltro molto esigua rispetto alle necessità - evidenzia il segretario Fp-Cgil Pegoraro - può sembrare un primo tamponamento dell’emergenza, ma con un cerotto non si sutura un’emorragia e, soprattutto, non si interviene realmente sul problema”.
I destinatari del provvedimento sono infatti i detenuti con fine pena sotto l’anno, per la maggior parte stranieri o senza fissa dimora, che non rientrano nelle fattispecie previste. “I problemi - evidenzia anche Biasioli - si trasferiranno dal carcere al domicilio, dove dovranno essere controllati da forze dell’ordine già allo spasimo in termini numerici e di risorse, distogliendole di fatto dall’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità”. Per la Cgil bisognerebbe quindi trovare soluzioni non tampone, ma mirate con interventi anche trattamentali e con personale adeguato al recupero dei detenuti e allo svolgimento delle procedure.