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Il Trentino, 9 dicembre 2010

 

“Mancano il direttore e il comandante titolari del nuovo carcere di Trento. Dal punto di vista organizzativo non è pronto alcunché e servirebbero almeno altri due mesi”. È quanto afferma il segretario generale dell’organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Leo Beneduci.
“Non si tratta solo dei soliti problemi di igiene e di funzionalità edilizia tipici dei nuovi istituiti penitenziari - prosegue il sindacalista - ma di vere e proprie carenze organizzative che possono condurre a gravissimi problemi di ordine e di sicurezza interni ed esterni, visto che tutti di detenuti andranno immatricolati e riallocati di nuovo e che non esistono disposizioni sui posti di servizio in cui sarà prioritario impiegare un personale di polizia penitenziaria di 80 unità inferiore alle previsioni e mentre è in programmazione il piano ferie natalizi”.
Oggi la Provincia di Trento consegna il nuovo carcere al Demanio dello Stato, dopodiché, con ordine del capo del Dipartimento amministrazione penitenziaria (Dap) Franco Ionta, saranno spostati, entro il 15 nella nuova struttura 120 agenti e 170 detenuti, precisa Beneduci. A novembre, però, il sottosegretario Maria Elisabetta Alberti Casellati aveva confermato l’entrata in funzione del penitenziario entro il mese scorso, rispondendo ad un’interrogazione del deputato Udc Roberto Rao sollecitato dal collega di partito in consiglio comunale Paolo Zanlucchi, essendo già iniziato il trasloco da via Pilati a Spini di Gardolo.