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La Repubblica, 9 dicembre 2010

 

Un agente di polizia penitenziaria è stato aggredito nel carcere del capoluogo salentino da un detenuto di nazionalità straniera, riportando fratture e contusioni alle dita di una mano, tanto da dover fare ricorso alle cure dei medici dell’ospedale Vito Fazzi. Lo riferisce in una nota il vice segretario generale nazionale dell’organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli.
L’aggressione, che segue di pochi giorni un’altra analoga verificatasi all’interno del carcere di Trani, è avvenuta la sera del 4 dicembre scorso, ma lo si è saputo soltanto ieri. Mastrulli sottolinea che nel carcere di Lecce sono recluse circa 1.450 persone, un sovraffollamento comune a tutte le carceri pugliesi che metterebbe a rischio l’incolumità degli agenti di polizia penitenziaria. Per questo motivo l’Osapp ribadisce la richiesta di incrementare l’organico degli agenti con compiti di vigilanza, sottraendo gli stessi agenti a responsabilità di ufficio. Una proposta avanzata da molto tempo dalle organizzazioni sindacali di categoria, ma sinora rimasta in sostanza senza risposte.