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Ansa, 29 ottobre 2010

I detenuti di un carcere sudafricano nella provincia di KwaZulu-Natal hanno deciso di farsi circoncidere per combattere la diffusione del virus hiv. Lo ha detto il ministro della salute della regione citato dalla Bbc on line. Sibongiseni Dhlomo ha aggiunto che finora sono 148 i detenuti che hanno scelto tale pratica. Ufficiali della provincia di KwaZulu-Natal, che registra il più alto numero di persone infette dal virus, hanno però precisato che il “taglio” non sarà obbligatorio.
Recentemente il re degli Zulu, Goodwill Zwelithini, aveva tolto il bando sulla circoncisione che era stato imposto nel XIX secolo da un altro sovrano, scontento del fatto che i suoi giovani guerrieri dovessero restate a casa per mesi in seguito a tale operazione. Dallo scorso aprile sono più di 10 mila gli uomini che hanno scelto la pratica di rimozione del prepuzio, secondo la South African Press Association, mentre entro giugno 2014 si prevede che saranno due milioni e mezzo.
Numerosi lavori scientifici hanno dimostrato finora che la circoncisione riduce il rischio di infettarsi con l’Hiv. Secondo uno studio pubblicato lo scorso anno sulla rivista Aids da Godfrey Kigozi della Johns Hopkins University di Baltimora, maggiore è la grandezza del prepuzio maggiore risulta il rischio di infezione, in quanto questa parte dell’organo genitale ospita cellule dendritiche, cellule del sistema immunitario che fanno da apripista al virus dell’Aids. Le persone contagiate dal virus dell’hiv in Sud Africa sono oltre 5,7 milioni.