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Il Velino, 22 settembre 2010

 

“È di 68.749 il numero dei detenuti presenti oggi nelle oltre 200 carceri italiane: è il numero più alto mai registrato nella storia del Paese. Tutte le Regioni italiane hanno abbondantemente superato la capienza regolamentare, quella cioè per si è stimato che un carcere possa funzionare correttamente seguendo i dettami della nostra Costituzione”.

Lo denuncia il Sindacato autonomo Polizia penitenziaria (Sappe). In una conferenza stampa tenuta a Potenza il segretario generale Donato Capece ha commentato: “Da tempo il Sappe sta perseguendo una campagna di diffusione di questi dati per far conoscere all’opinione pubblica la reale situazione che migliaia di poliziotti penitenziari sono costretti a fronteggiare 24 ore al giorno.
È solo grazie alla professionalità e al senso dello Stato che hanno le migliaia di poliziotti penitenziari - carenti in organico di più di seimila unità - che si riescono a contenere i disagi e le proteste delle quasi 69 mila persone detenute - prosegue Capece. Il settore penitenziario è l’ultima fase di un processo di politiche sulla giustizia. Se questo settore è al collasso come i dati dimostrano ampiamente, significa che qualunque provvedimento a monte verrà avvertito in carcere solo dopo alcuni mesi”.
Prosegue Capece: “I politici che hanno dato bella mostra del loro interessamento ai problemi del carcere in occasione dello scorso Ferragosto ora hanno l’obbligo politico e morale di trovare al più presto una soluzione, magari ascoltando anche le proposte di chi, come la Polizia Penitenziaria, in carcere ci lavora 24 ore al giorno 356 giorni l’anno.
Purtroppo però è passato più di un mese da quelle visite ed ancora non abbiamo visto nulla di concreto. E nulla di concreto è stato fatto dopo l’analogo Ferragosto in carcere dello scorso anno”.