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Adnkronos, 22 settembre 2010

200 poliziotti penitenziari in meno e 1.100 detenuti in più, tra agosto e settembre, ovvero 39.700 poliziotti penitenziari su 45.121 in organico e 68.679 detenuti presenti per una capienza di 44.750 posti in via ordinaria e 66.500 posti massimi tollerabili. È la situazione delle carceri italiane che l’Organizzazione sindacale autonoma di polizia penitenziaria, Osapp, ha tradotto in numeri.
“Entro l’anno, invece, saranno circa 1.000 i poliziotti penitenziari che andranno via, mentre dal 2011 le percentuali sono destinate a salire vertiginosamente - dice Leo Beneduci, segretario generale dell’Osapp - fino a superare le 2.000 l’anno in meno dopo il 2012. Accade infatti che, essendo la polizia penitenziaria tra le forze di polizia dello Stato quella i cui appartenenti hanno l’età media più alta per mancato ricambio generazionale, rispetto ad un organico fissato per legge nel 1992, quando i detenuti erano 35mila, e mai più rivisto - prosegue il leader dell’Osapp - al circa 70%, nel complessivo, di coloro che lasciano il servizio per infermità, nella maggior parte legate alla sfera psichica, si aggiungeranno altrettante unità per raggiunta età minima pensionabile”.
Il segretario di Osapp ritiene che sia “ben triste constatare, se non fosse persino drammatico nell’interesse della collettività nazionale, oltre che del personale e dell’utenza penitenziaria, che mentre i detenuti presenti aumentano di oltre 700 unità mensili e il Ministro Alfano e il Capo del Dap Ionta, con il cosiddetto piano carceri, si propongono di aumentare le capienze degli istituti di pena di altri 9.000 posti entro dicembre 2012 - conclude Beneduci - entro tale data, stante l’attuale persistente assenza di interventi politici sostanziali, nelle carceri italiane ci saranno 4.000 poliziotti penitenziari in meno e 15.000 detenuti in più”.