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Ristretti Orizzonti, 22 settembre 2010

Ai senatori della commissione giustizia del Senato. Illustre Senatore, il Comitato vincitori idonei del concorso per educatori penitenziari, intende segnalarLe una gravissima vicenda che sta avendo luogo proprio in questo delicatissimo momento in cui le nostre carceri si trovano in pieno stato emergenziale.
Come ben saprà, esiste una graduatoria, ancora vigente, relativa ad concorso pubblico per esami a 397 posti nel profilo professionale di Educatore, Area C, posizione economica C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 16 aprile 2004, indetto con Pdg 21 novembre 2003.
Dopo ben quattro anni di procedura concorsuale, il 15 dicembre 2008 nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 23, veniva pubblicata la graduatoria ufficiale definitiva del suddetto concorso. Solo nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia n. 12 del 30 giugno 2009 veniva avviata la procedura di assunzione soltanto dei primi 86 vincitori del suddetto concorso a cui seguirono altre 16 vincitori, come da Bollettino Ufficiale n. 16 del 31 agosto 2009.
Infine, il 12 aprile del 2010 è avvenuta l’assunzione dell’ultima trance rimanente, ovvero dei restanti 295 vincitori. In tale data, con qualche aggiunta successiva, sono emerse ben 45 rinunce tra i vincitori che immediatamente avrebbero potuto essere coperte tramite scorrimento della vigente graduatoria ed in data 24 maggio 2010, tramite comunicazione scritta, il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria ha invitato gli idonei utilmente collocati, a redigere in ordine di preferenza, un fax contenente le sedi rimaste vacanti dalle rinunce.
Da quel momento non si hanno più notizie circa l’assunzione di questi 45 idonei per la quale gli uffici competenti del Dap non hanno nessuna risposta in merito ai tempi di assunzione.
Sappiamo che presso l’ufficio concorsi del Dap, le sedi rimaste vacanti dalle rinunce del 12 aprile sono già state assegnate ai 45 educatori anzidetti e che i decreti di assunzione di questi ultimi non possono essere emessi in quanto si attende il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri per la riduzione delle piante organiche, come previsto dalle recenti leggi.
Purtroppo, non siamo a conoscenza di quale sia lo stato del procedimento per l’emanazione del detto Dpcm, nonostante diversi mesi siano trascorsi,ciò che è certo è che per l’assunzione dei 45 educatori non deve essere stanziato neanche un Euro in più rispetto a quanto già fatto in occasione dell’assunzione dei 295 vincitori suddetti, dato che questi 45 educatori idonei subentrano per rinuncia.
Infatti, l’assunzione dei 45 educatori idonei, adesso divenuti a pieno titolo vincitori di concorso, è praticamente a costo zero, in quanto subentrano per rinuncia, e quindi praticamente facenti parte di un provvedimento già precedentemente autorizzato (con le assunzioni del 12 aprile 2010).
Si segnala anche che non assumendo questi 45 educatori entro il 2010, gli stanziamenti economici anzidetti verranno persi e che la graduatoria cesserà di avere validità proprio nel 2011.
Vogliamo, ancora segnalare che la Sezione di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato in adunanza congiunta dei Collegi I e II del 13 luglio 2010 della Corte dei Conti con deliberazione 19/2010/G sostenendo che “tale accelerazione nella realizzazione di nuove strutture penitenziarie non possa andare disgiunta da altre misure necessarie per il loro funzionamento,che attengono alla sfera del personale addetto, se è vero quanto sostenuto da parte sindacale circa la grave carenza del personale stesso”, alla lettera b degli incombenti richiede testualmente che venga eseguito “accertamento della consistenza numerica del personale effettivamente addetto e della sua inadeguatezza in rapporto al numero dei detenuti”.
Inoltre, sarà di imminente discussione al Senato il disegno di legge n. 2313 sulle Disposizioni relative all’esecuzione presso il domicilio delle pene detentive non superiori ad un anno presentato dal Ministro Alfano e già approvato il 30 luglio 2010 dalla II Commissione Permanente (Giustizia) della Camera dei Deputati, in cui all’art. 5 viene contemplato un necessario e imprescindibile “adeguamento numerico e professionale della pianta organica del Corpo della Polizia penitenziaria e del personale civile del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria del Ministero della Giustizia anche in relazione all’entità numerica della popolazione carceraria e al numero dei posti esistenti e programmati nonché al numero dei condannati in esecuzione penale esterna”.
Inoltre, in occasione del riesame del ddl 2313 sulla detenzione domiciliare alla Commissione Giustizia del senato questo Comitato ritiene necessario svolgere alcune osservazione. Un provvedimento importante come il ddl Alfano che vede quale punto centrale per la risoluzione del sovraffollamento carcerario la misura alternativa alla detenzione concessa, per i soggetti già detenuti, sulla base della relazione comportamentale dell’istituto, richiede, necessariamente, un adeguamento del personale dell’area deputata al trattamento, in quanto a fronte di una popolazione detenuta che ha ormai raggiunto quota 69.000 detenuti, la carenza di personale educativo rischierebbe di provocare una vera e propria implosione del sistema penitenziario.
L’elevatissimo numero di detenuti non ha un corrispondente aumento del numero degli educatori, cosicché il rapporto detenuti/educatori risulta sempre più alto, come emerso da uno studio condotto da Carcere Possibile Onlus, secondo cui, ad oggi il rapporto educatore/detenuto è di circa 1 a 1000 . Questa ormai insostenibile e inaccettabile discrasia comporta che ad ogni educatore spetta l’osservazione di un numero di reclusi troppo elevato con la conseguenza di poter dedicare una quantità di tempo ed attenzione via via inferiore ad ognuno di essi.
Il risultato è che non sempre è possibile per il personale portare a termine le relazioni osservative che costituiscono parte integrante del percorso carcerario dei singoli individui e che sono necessarie per potere inoltrare istanze di affidamento o richieste di detenzione domiciliare. Perciò c’è chi rimane in carcere per “l’insufficienza della documentazione prodotta”.
Orbene, se già ora le relazioni giungono in ritardo non si comprende come possa riuscire il ddl Alfano, senza l’incremento di personale educativo, fare i conti con la realtà penitenziaria. Con queste cifre non sarà possibile attuare il ddl Alfano perché non si potrà rispondere tempestivamente alle incombenze del personale pedagogico interessato alla produzione delle relazioni comportamentali ex art. 1 comma 3.
L’incremento di unità di personale pedagogico è condizione imprescindibile per la concreta applicazione di quanto previsto nel ddl 2313. Pochi educatori significa: poche relazioni da inviare alla magistratura di sorveglianza, impossibilità di attuare il trattamento, inasprimento delle condizioni di detenzioni.
Tuttavia un simile adeguamento non sarà mai possibile senza un apposito piano straordinario di assunzioni di nuove unità che ne specifichi i tempi di attuazione e le modalità di finanziamento.». per poter fare ciò è assolutamente necessario esclude il Dap dalla riduzione della pianta organica e dal blocco delle assunzioni. Per tali ragioni Le chiediamo,egregio senatore, di adoperarsi per la presentazione di un emendamento finalizzato ad eliminare il blocco delle assunzioni e la ulteriore riduzione del 10% delle piante organiche del comparto civile del Dap per come invece previsto dalla legge n. 25/2010.
Pertanto, questo Comitato auspica un Suo intervento in merito all’immediata assunzione dei 45 educatori idonei in attesa, vista la ristrettezza dei tempi e le impellenti necessità che il mondo carcerario vive e unitamente auspica che la richiesta di adeguamento delle piante organiche sopra citato trovi pieno repentino e accoglimento presso la 2° Commissione permanente del senato tutta, per poter finalmente garantire una piena applicazione dell’articolo 27 della nostra Costituzione. Fiduciosi di un Suo certo interessamento, restiamo in attesa di una risposta, rendendoci disponibili per qualsiasi altro chiarimento.

Il Comitato vincitori/idonei del concorso per educatori penitenziari
Referente avv. Anna Fasulo