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Ansa, 22 settembre 2010

“Sono mussulmano praticante e se non mi portate una pasta in bianco mi do fuoco”. Lo ha urlato ripetutamente un tunisino detenuto nel carcere delle Novate, a Piacenza, convinto che nella pasta al ragù che gli avevano dato vi fosse carne di maiale proibita dal Corano.
Il nordafricano ha perso la testa e ha minacciato di infliggersi terrificanti amputazioni e di darsi fuoco. Agli agenti della polizia penitenziaria accorsi per placarlo ha minacciato di tagliare la testa, se non gli avessero portato subito una pastasciutta in bianco. Il fatto, avvenuto in dicembre nella casa circondariale piacentina, è finito oggi in Tribunale, presente l’imputato Hammadi Arbi, 30 anni, accusato di resistenza e minacce a pubblico ufficiale.
L’uomo è stato assolto, perché non è stato dimostrato che avesse opposto resistenza alla polizia penitenziaria, in quanto aveva minacciato di darsi fuoco. Assolto anche dall’accusa di minacce a pubblico ufficiale, perché nessuno degli agenti della penitenziaria aveva sporto querela contro di lui.