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Adnkronos, 22 settembre 2010

Al via da oggi a sabato 25 settembre, presso la Scuola del Sociale della provincia di Roma, il corso “Tecniche di promozione e protezione dei diritti delle persone private della libertà”, dedicato agli operatori che lavorano nelle carceri, organizzato con il contributo dell’assessorato provinciale al lavoro e formazione e la collaborazione dell’Associazione Antigone.
In Italia ci sono 206 istituti penitenziari; a luglio di quest’anno la capienza regolamentare era di 43.327 posti, a fronte di un numero di detenuti che supera le 68mila presenze.
“Il 13 gennaio 2010, sulla base della legge 225/1992, per la prima volta nella storia della Repubblica il governo ha dichiarato lo stato di emergenza nazionale per il sovraffollamento delle carceri. Da allora la situazione si è ulteriormente aggravata, senza che ci sia stato nessun intervento sostanziale. Per questo è importante costruire momenti di formazione interdisciplinari sui diritti umani, in questo momento storico in cui assistiamo a politiche interne e internazionali che li mettono sempre più a rischio”, ha dichiarato il presidente dell’Associazione Antigone Patrizio Gonnella.
La Scuola del Sociale, inaugurata nel giugno 2009, è una struttura pubblica e gratuita, aperta a tutti coloro che lavorano nel sociale, a chi già opera nel Terzo Settore e nella Pubblica Amministrazione. Lo scorso luglio all’interno della Scuola è stata apposta una targa dedicata alla memoria di Stefano Cucchi, il ragazzo deceduto il 22 ottobre all’ospedale Pertini a seguito delle percosse ricevute in carcere. Giovanni Cucchi, presente all’apertura delle giornate di lavoro, ha ringraziato le Istituzioni “per l’impegno importante dimostrato per ricordare Stefano. Il fatto che qui si formeranno operatori del sociale, che potranno fare tesoro del suo dramma, ci fa coraggio”.
“In poco più di un anno questa scuola ha formato più di 1400 persone - ha detto l’assessore al Lavoro Massimiliano Smeriglio - offrendo corsi gratuiti e di qualità destinati a figure professionali che svolgono ruoli importantissimi nella società, come gli assistenti sociali, personale paramedico, gli operatori penitenziari. Vogliamo contribuire, con la nostra formazione, allo sviluppo di una reale cultura dell’accoglienza e della presa in carico delle fragilità, affinché quello che è successo a Stefano Cucchi e ad altri non si ripeta”.
Gli undici relatori che si susseguiranno nei giorni di formazione, ciascuno da un’angolazione specifica, affronteranno il tema della tutela dei diritti delle persone private dalla libertà.
Dopo l’apertura di Gonnella, che parlerà dello statuto internazionale del diritto dei detenuti, nei giorni successivi si avranno le relazioni di Stefano Anastasia, Cristiana Bianco, Antonio Marchesi, Franco Corleone, Carlo Fiorio, Daniela De Robert, Stefano Transatti, Sergio D’Elia, Iñaki Rivera Beiras.