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Adnkronos, 22 settembre 2010

Dalle celle di un carcere fino al palco teatrale per un giorno. I detenuti di Ranza a San Gimignano (Siena) andranno in scena con lo spettacolo “Storie di uomini nella notte dell’equinozio d’autunno”. Giovedì 23 settembre alle ore 21 nel teatro dei Leggieri di San Gimignano il sipario si alzerà su una ventina di detenuti tra italiani e stranieri che, per l’attenta regia di Altero Borghi, andranno in scena con poesie, pensieri e canzoni. Lo spettacolo, presentato dall’associazione culturale Sobborghi Onlus, rientra in un più ampio progetto denominato “Detenuto/Attore” e finalizzato alla costruzione di un percorso riabilitativo per i reclusi del carcere di Ranza.
Il progetto è portato avanti con il contributo della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e il patrocinio dell’amministrazione comunale di San Gimignano. Lo spettacolo (ingresso gratuito) è il frutto delle esperienze e delle emozioni degli attori stessi che hanno creato il testo con poesie, pensieri e canzoni. Ecco come i detenuti interpretano loro stessi, manifestano liberamente i propri pensieri, in una notte in cui le ore del giorno sono le stesse ore del buio, simbolicamente c’è una equità tra il bene e il male, tra il libero e il recluso. Al laboratorio teatrale all’interno della casa di reclusione partecipano circa 30 detenuti ed il teatro ha una doppia valenza sia espressiva che sociale fino a diventare una funzione trattamentale.
Nella messa in scena i detenuti vengono coinvolti sin dalla stesura del testo, attraverso ricerche e confronti diretti, in maniera tale da poter far esprimere a loro i propri percorsi emotivi, facendoli diventare narrazione scenica. Tutto questo è utile e necessario ai fini trattamentali, per una migliore socializzazione interna ed un positivo confronto tra detenuti di etnie e lingue diverse, dando spazio alla persona anche là dove lo spazio interiore è limitato dalla reclusione.