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www.radiocarcere.com, 25 giugno 2010

Mentre l’on. Di Pietro e i suoi dell’Idv hanno passato la notte alla Camera dei Deputati per fare ostruzionismo sul ddl in merito alle “Fondazioni liriche”. Mentre il Governo e il Pd, sembrano concorrere, insieme ai mass media, nel ripeterci ossessivamente la questione delle intercettazioni, ma nulla dicono sul processo penale e sulla sua morte prematura.

Mentre accade tutto questo, il Paese continua la sua agonia verso una morte certa.

Tra gli agonizzanti ci sono, oltre che disoccupati, pensionati e malati, anche le 68.021 persone detenute, ammucchiate in celle vecchie e sporche. Celle che a mala pena ne potrebbero contenere 42 mila. 68.021 persone trattate peggio degli animali. Il Governo e i parlamentari hanno avuto tutto il tempo di arginare anche questa emergenza. No lo hanno fatto.
Tranne i Radicali, tutti: Pd, Idv, Pdl e Lega, hanno concorso ad affossare il ddl Alfano contro il sovraffollamento. Un ddl che sarebbe almeno servito a superare la calda estate nelle carceri. In altre parole si sarebbero evitati feriti o peggio, tra polizia penitenziaria e detenuti a seguito delle rivolte che ci saranno. Uno scenario sconcertante, che lascia indifferente il Governo che ogni tanto si limita a ripetere il tormentone sul piano carceri. Un tormentone datato: 24 mesi. Quando ad agosto il cielo diventerà nero per le galere messe a fuoco. Quando sentirete di poliziotti feriti, di violenze, di sommosse nelle carceri, non stupitevi. Era tutto prevedibile e forse previsto. La causa? Era da tempo ben chiara: l’abbandono da parte della politica di un’istituzione dello Stato.