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di Valentina Stella


Il Dubbio, 10 febbraio 2022

 

Chiarezza sui referendum, i partiti non si nascondano. È l'incalzante appello rivolto alle forze politiche in Parlamento da + Europa, nel corso di una conferenza stampa indetta ieri dal partito alla Camera, alla quale hanno partecipato il presidente e deputato Riccardo Magi, la senatrice Emma Bonino e il segretario di + Europa Benedetto Della Vedova. Durante l'incontro è stato lanciato il Comitato "Tutti Sì" per sostenere i referendum su cannabis, eutanasia e giustizia, in attesa che la Corte costituzionale si esprima sull'ammissibilità degli otto quesiti il 15 febbraio, e che gli altri partiti facciano sapere qual è la loro posizione.

"Ci aspettiamo - ha detto Della Vedova - che i giudici costituzionali decidano secondo legge e giurisprudenza, riconoscendo il diritto di partecipazione diretta, e ci farebbe piacere che anche le altre forze politiche esprimessero la loro posizione sui referendum. Immagino - ha proseguito - che ci siano forze che voteranno sì a quelli sulla giustizia e no sugli altri, ma mi piacerebbe sapere cosa pensano Pd e Movimento 5 Stelle". Un auspicio condiviso da Emma Bonino, secondo cui "con tutta la sua buona volontà, la ministra Cartabia non troverà la maggioranza in Parlamento per la riforma della giustizia. È un buon segno - ha aggiunto - che il governo non si sia costituito davanti alla Corte, come invece avveniva sempre. Conferma quello che ci disse Draghi, ossia che il programma dell'Esecutivo, in questa emergenza, sono vaccinazioni e Pnrr, e che tutto il resto spetta al Parlamento".

"Noi - ha sottolineato Magi, presidente di +Europa esprimiamo con forza e convinzione un doppio sì: sì ai referendum nel merito, sulla depenalizzazione della cannabis, sulla legalizzazione dell'eutanasia e sulla giustizia giusta. Sono temi e battaglie che mi hanno portato ad avvicinarmi alla politica e alla politica radicale. Sì ai referendum anche come strumento di riattivazione della vita democratica in questo Paese attraverso la partecipazione popolare. La spinta che arriva dalle piazze fisiche e virtuali di questi mesi è la risposta più potente al silenzio letargico della politica parlamentare degli ultimi anni".

Magi ha poi fatto riferimento anche alle parole del Capo dello Stato nel giorno del suo giuramento: "Il presidente Sergio Mattarella nel suo discorso di insediamento, sul quale molti si sono spellati le mani con 50 e più applausi, ha detto che la democrazia va costantemente inverata, e ha auspicato una nuova stagione di partecipazione dei cittadini. Noi pensiamo che con i referendum e con le modifiche nella raccolta digitale delle firme, + Europa abbia dato il proprio contributo, seppure con un peso parlamentare molto ridotto".

Intanto si conoscono già i giudici relatori degli otto referendum: tutti e tre i vicepresidenti appena nominati da Giuliano Amato e altri quattro giudici costituzionali, in tutto cinque uomini e due donne. Nicolò Zanon, uno dei tre vicepresidenti, si occuperà di due quesiti: sulla separazione delle funzioni in magistratura e sull'elezione dei togati del Csm.

Le altre due vicepresidenti, Daria De Petris e Silvana Sciarra, saranno relatrici rispettivamente del quesito sulla legge Severino e di quello sulla partecipazione degli avvocati alle delibere dei Consigli giudiziari sulle valutazioni di professionalità dei magistrati. Il giudice Stefano Petitti è il titolare del referendum sulla carcerazione preventiva. Mentre l'ultimo quesito sulla giustizia, che riguarda la responsabilità civile dei magistrati, è nelle mani di Augusto Barbera. Franco Modugno sarà relatore invece del referendum sull'eutanasia, mentre il collega Giovanni Amoroso si occuperà del referendum sulla cannabis.