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di Devis Rosso


La Stampa, 29 dicembre 2021

 

Ieri mattina il presidente della Caritas di Saluzzo, Carlo Rubiolo, assieme ad alcuni volontari, ha raggiunto il carcere cittadino a bordo di un furgone. Lì ha trovato ad attenderlo gli educatori della struttura e ha potuto caricare il mezzo con centinaia di chilogrammi di generi alimentari.

I detenuti della Casa di reclusione "Morandi" di Saluzzo hanno deciso, in accordo con la direzione e con la collaborazione del personale interno, di donare alla mensa della Caritas cittadina il cibo a cui rinunciano per due settimane, nel periodo delle feste di Natale e fine anno. Non si tratta di cibo avanzato, ma di prodotti destinati alla mensa carceraria a cui, preventivamente, grazie ad un accordo interno tra detenuti e direzione, i detenuti rinunciano per regalarli alla Caritas.

"È un gesto - sottolinea Rubiolo - che dimostra la sensibilità di persone che, pur vivendo una delle condizioni più emarginanti, vogliono essere vicine a chi si trova a vivere un'altra situazione di emarginazione, quella della povertà". Non è la prima volta che i detenuti scelgono la Caritas per donare parte di ciò che spetta a loro, ma farlo nel periodo del Natale ha un significato speciale. Don Massimo Rigoni, cappellano dell'istituto di reclusione, spiega: "I reclusi hanno scelto di rinunciare a parte del loro "carrello" perché comprendono il senso di privazione e di sofferenza di chi è emarginato. Sanno quanto la città di Saluzzo faccia per il Morandi attraverso le associazioni e gli enti, e vogliono sentirsi parte di questo territorio, contribuendo ad aiutare chi è in difficoltà".

Alla Caritas sono così arrivate verdure e frutta fresca, decine di chilogrammi di pasta, dolci natalizi, carne, caffè. Andranno alla dispensa della mensa di corso Piemonte, che ogni giorno, grazie all'impegno della Caritas, di frate Andrea Nico Grossi e dei volontari, prepara e serve decine di pasti ai poveri e agli indigenti della città. "L'impegno dei detenuti - continua Rubiolo - avrà una durata di due settimane. Lunedì prossimo faremo un secondo carico in carcere per gli ultimi alimenti". E conclude: "Ai reclusi e a tutti quelli che all'interno del carcere rendono possibile questa donazione va la gratitudine della Caritas diocesana. Il loro gesto è un esempio per tutti e spero che possa essere da stimolo per spingere altre realtà locali ad un dono, durante il periodo natalizio, verso chi è sofferente".