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di Luciano Onnis


La Nuova Sardegna, 23 dicembre 2021

 

La denuncia arriva da quattro sindacati di Polizia penitenziaria (Sappe, UilPa, Sinappe, Uspp) all'indomani del tragico fatto avvenuto lunedì pomeriggio nell'ospedale Businco di Cagliari, dove Sandro Sarais, 56 anni, accusato di aver ucciso la compagna romena dieci giorni fa a Quartu e ricoverato in stato detentivo al terzo piano del reparto di chirurgia toracica, è riuscito ad eludere la sorveglianza di due agenti penitenziari e si è lanciato nel vuoto da una finestra. I sindacati chiedono che adesso sia la magistratura a far luce del perché si sia arrivati a questa tragedia.

"È da anni che denunciamo la necessità di poter utilizzare un repartino detentivo ospedaliero dove poter ricoverare in sicurezza i detenuti - affermano i coordinatori regionali dei quattro sindacati di polizia penitenziaria -. Ci siamo rivolti al Provveditore, al capo del Dipartimento, ai prefetti, al presidente della Regione e all'assessore alla Sanità uscenti e attuali, ottenendo solo delle promesse mai mantenute".

Secondo i sindacati "è ancora più scandaloso che proprio a Cagliari un repartino detentivo è stato costruito con tutti i canoni di sicurezza previsti nell'ospedale Santissima Trinità, ma è stato utilizzato come deposito. Nel frattempo, gli eventi critici si sono susseguiti negli anni: tentativi di evasione, aggressioni, danneggiamenti di camere ospedaliere e per ultimo un suicidio che poteva essere evitato se la finestra avesse avuto le sbarre".