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rainews.it, 28 ottobre 2021

 

È paragonabile a quello dell'Urss, prima dell'arrivo di Gorbaciov. Secondo le stime del Centro per i diritti dell'uomo "Memorial", nell'ultimo anno il numero di detenuti politici in Russia è salito da 362 a 420 persone, ed è paragonabile a quello ai tempi dell'Unione Sovietica, prima del rilascio dei detenuti politici per ordine di Mikhail Gorbačëv. Tra i detenuti, 360 sono imprigionati per motivi religiosi ed altri 80 per motivi puramente politici. I dati sono stati diffusi alla vigilia della Giornata della memoria delle vittime della repressione politica che dal 1990 in Russia si commemora il 30 ottobre. Tuttavia, sottolinea "Memorial", il numero reale di prigionieri politici e altre persone imprigionate per motivi politici è senza dubbio significativamente più alto. L'aumento maggiore è dovuto alle condanne dei seguaci di Hizb ut-Tahrir, un'organizzazione politica internazionale pan-islamica e fondamentalista, il cui obiettivo è quello di ristabilire un califfato islamico che unisca tutta la comunità musulmana e che implementi la sharia, e dei testimoni di Geova.