sito

storico

Archivio storico

                   5permille

   

baritoday.it, 1 settembre 2021


Il 44enne Antonio Favale era stato arrestato a febbraio scorso: secondo gli inquirenti sarebbe stato lui a uccidere il 45enne al culmine di un litigio. L'avvocato ha comunicato che presenterà un esposto sulle circostanze del tentativo di suicidio.

È morto lo scorso 30 agosto al policlinico di Bari Antonio Favale, il 44enne di Rotondella accusato di aver ucciso a coltellate l'ingegnere 45enne Cristian Tarantino. L'omicidio avvenne per strada nel comune materano il 23 gennaio 2021. Favale era detenuto nel carcere del capoluogo pugliese.

L'uomo era stato trasferito al policlinico un mese fa dopo un secondo tentativo di suicidio, dopo quello tentato in seguito alle coltellate mortali inferte a Tarantino, di cui era amico d'infanzia. Un mese fa circa in carcere, Favale si era ferito in modo grave all'addome utilizzando dei frammenti di uno specchio. Nelle settimane passate era stato sottoposto a ripetuti delicati interventi che, tuttavia, non sono stati sufficienti a salvargli la vita.

Favale era stato arrestato lo scorso 8 febbraio dai carabinieri dopo essere uscito dal coma. Una circostanza che porta il suo legale, l'avvocato Pietro Ditaranto, a sollecitare un'inchiesta su quanto accaduto nel carcere di Bari. Proprio in virtù del precedente tentativo di suicidio Favale avrebbe dovuto essere sorvegliato a vista.