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di Francesco Oliva


Corriere Salentino, 16 giugno 2021

 

Morto in carcere a 33 anni. Tragedia lunedì 14 giugno all'interno del penitenziario di Borgo "San Nicola" di Lecce. La vittima si chiamava Matteo Luperto ed era originario di Galatone. Il giovane è stato ritrovato privo di vita all'interno di una cella della cosiddetta zona filtro, nel nuovo padiglione. Il giovane è stato trovato con una bomboletta da campeggio, che vengono fornite in dotazione ai detenuti, e un sacchetto di plastica. E secondo una prima ricostruzione il detenuto avrebbe volontariamente inalato il gas, infilando la testa nel sacchetto.

A nulla sono valsi i soccorsi che le guardie penitenziarie e il personale medico hanno prestato al detenuto. Il decesso dovrebbe ricondursi ad un infarto ma saranno soltanto gli accertamenti medico-legali a stabilire le cause con esattezza. La pm Rosaria Petrolo ha infatti aperto un fascicolo d'indagine al momento a carico di ignoti con l'accusa di omicidio colposo mentre la la salma del giovane è stata trasferita presso l'obitorio del "Vito Fazzi" in attesa che venga disposta ed effettuata l'autopsia La madre del giovane, appresa la notizia del figlio, ha accusato in malore ed è stata condotta al pronto soccorso.

Luperto era detenuto nel carcere di Lecce dopo un periodo trascorso in una Comunità di Crispiano (nel Tarantino). Con precedenti per spaccio, nel 2018 era stato condannato a 2 anni e mezzo di reclusione per un tentativo di estorsione 140 euro ai danni di un uomo di Castrignano dei Greci per non rubargli l'auto. Vicenda, per la quale, mesi prima era stato arrestato con un complice.

Di buona famiglia e "refrattario alle regole", dice chi lo conosce, non voleva rimanere in comunità dove, per un certo periodo, aveva anche lavorato. In più occasioni, il Direttore della Comunità aveva riferito dell'insofferenza dell'ospite a rimanere all'interno della struttura ma l'unica alternativa sarebbe stata rappresentata dal carcere dove, purtroppo, ha trovato la morte.