Adnkronos, 9 settembre 2010

È stata ricevuta questa mattina al Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria di Roma la delegazione della rappresentanza sindacale della Polizia Penitenziaria tedesca aderente al Bsbd (Bund der Strafvollzugsbediensteten Deutschlands), in Italia per un progetto di interscambio professionale con il primo Sindacato della Polizia Penitenziaria, il Sappe. Ne dà notizia lo stesso Sappe, che spiega che i sindacalisti sono stati in visita nei giorni scorsi ai penitenziari di Padova e Venezia e, successivamente, visiteranno nella giornata odierna la sede centrale del Gruppo Operativo Mobile Polizia Penitenziaria a Roma ed il carcere di Velletri.
Il Capo del Dap Franco Ionta, con i due Vice Capi di Somma e Santi Consolo e il Direttore Generale del Personale e della Formazione Turrini Vita, ha ricevuto le due delegazioni sindacali, guidate da rispettivamente dal Presidente federale BSBD Toni Bachl e dal Segretario Generale del Sappe Donato Capece.
Il presidente Ionta, scrive il Sappe, ha tenuto a sottolineare che l'Amministrazione penitenziaria è presente oggi nella sua massima espressione considerata l'importanza dell'incontro. L'obiettivo da raggiungere è quello di avere, in ambito europeo, una omologazione dei sistemi giudiziaria e penitenziari dei vari Paesi europei e proprio il decreto approvato l'altro ieri in Consiglio dei ministri riguardante il rimpatrio dei detenuti stranieri condannati in Italia è un importante passo in avanti verso questa direzione. Alla data del 31 agosto scorso erano detenuti nelle carceri italiane 119 detenuti di nazionalità tedesca (110 uomini e 9 donne).
Il Presidente federale del Bsbd Toni Bachl ha parlato dell'importanza di questi incontri internazionali tra chi svolge compiti analoghi, in contesti molto simili. Anche la Germania ha un alto numero di detenuti, quantificati in 72mila unità, ma quasi tutti lavorano durante la detenzione. Ci sono ovviamente circuiti penitenziari differenziati e ricorriamo al sistema detentivo modulare. Il nostro auspicio è quello di poter organizzare con gli amici italiani del Sappe un Convegno europeo a Bruxelles che coinvolga gli operatori di Polizia Penitenziaria di tutti gli Stati membri della Comunità europea per confrontarsi sulle rispettive realtà professionali.
L'occasione è utile, ha detto infine il segretario generale Sappe Capece per trovare soluzioni comuni al sovraffollamento penitenziario, che è un problema non solo italiano e tedesco ma europeo, e anche per mettere in campo delle sinergiche strategie di intervento sull'esecuzione della pena nei Paesi europei e sulle condizioni di lavoro dei poliziotti penitenziari nei rispettivi Stati. L'obiettivo comune del Sappe e del Bsbd - conclude la nota - è dare vita ad una Confederazione europea dei Sindacati autonomi della Polizia Penitenziaria che abbia ascolto e rappresentanza nel Consiglio europeo.